Il plasma ricco in piastrine (PRP) è una tecnica che fu sviluppata inizialmente negli anni 90 con iniziale applicazione nella chirurgia odontoiatrica e da allora si è diffusa nell’ambito della chirurgia plastica, ortopedica e maxillo-facciale. Nella mia esperienza ho cominciato ad utilizzare e praticare questa tecnica nel 2008 e con questo piccolo articolo vorrei farvi capire il suo uso e le applicazioni nel campo osteo-muscolo- articolare.
Che sono i fattori di crescita e che cosa fanno?
I fattori di crescita sono delle piccole proteine contenute all’interno delle piastrine e nel siero. Queste proteine attivano nelle cellule diversi azione come, una azione antiinfiammatoria, una risposta attraverso il gene della cellula di riparazione del tessuto.
Quindi i fattori di crescita in una lesione non creano un tessuto nuovo ma accelerano i processi normali di guarigione del tessuto. Trattandosi di terapie rigenerative e con azioni sulle cellule e tessuti, questa cura è più indicata in soggetti giovani e di media età, e meno consigliata nell’anziano, dove la risposta cellulare è più rallentata.
Dove possono essere usati?
Le applicazioni in campo osteo muscolare sono oramai ampliamente diffuse. Vengono usati nella artrosi incipiente, nelle malattie dei tendini sia una lesione acuta o cronica, e nelle lesioni muscolari.
Il suo uso nella artrosi?
La applicazione dei fattori di crescita nella artrosi è ben dimostrata scientificamente, l’effetto del PRP nella articolazione è in primis antinfiammatorio, secondo stimola le cellule del ginocchio (sinoviocita) a produrre acido ialuronico (parte del liquido della articolazione che serve a mantenere la articolazione lubrificata) e terzo ripristina il pH articolare. È però dimostrato che questi effetti sono più evidenti in pazienti con una degenerazione articolare incipiente.
Il suo uso nella patologia dei tendini?
Anche questa applicazione è scientificamente molto nota. Ci sono multipli articoli scientifici che dimostrano l’efficacia del PRP confronto altre tecniche nella epicondilite. Nella tendinopatia rotulea si è dimostrato un risultato eccellente avvinando la cura di PRP con un programma riabilitativo adeguato. Altri campi di uso sono le tendinopatie e lesione del tendine d’Achille, la fascite plantare, le tendinopatie o lesione del tendine sovraspinato della spalla. È chiaro che secondo la mia esperienza tutte queste terapie devono essere fatte rigorosamente sotto controllo ecografico e con un buon analisi del problema del paziente. E anche qui l’età del paziente ha un ruolo molto importante.
Nelle Lesioni muscolari?
Purtroppo ci sono pochi dati in letteratura sul effetto positivo del PRP negli strappi muscolari, personalmente il mio utilizzo li vede applicati negli strappi dello sportivo di alto livello per aiutare ad accelerare la cicatrice, sempre avvinato a un programma rieducativo adeguato. Nei soggetti normali potrebbe avere indicazioni nelle recidive di lesione o in lesione con rallentamento della cicatrizzazione come nel caso delle lesione della giunzione del gemello mediale o nelle retto anteriore.
In questi casi l’esperienza in ecografia diventa fondamentale per la corretta esecuzione della tecnica.