Lo scorso luglio sono stata intervista dalla divina blogger ISABELLA CALOGERO, il tema è stata la salute dei golfisti e delle loro schiene. Questo il suo articolo apparso su suo blog dopo il nostro breve incontro. Lo posto sul mio sito perché il tema trattato è di notevole interesse e sotto la sua mano esperta si fa anche divertente! Grazie Isabella.
Secondo Montesquieu, gli usi degli altri appaiono sempre assurdi, i propri no, ma lo sono altrettanto.
Morale: siamo tutti un po’ strani, ma a volte Padraig Harrington lo sembra di più. Eppure, sebbene sia assai buffo, lo swing che al rientro da un infortunio l’irlandese ha messo in mostra nel recente Irish Open e poi nell’Open Championship, con il piede destro che nel finish si ritrova totalmente davanti a quello sinistro, ha un suo perché ben preciso.
“Con quel passetto in avanti –spiega dal suo studio presso la Casa di Cura Villa Montallegro, la fisiatra Maria Teresa Pereira Ruiz– Harrington riduce il movimento rotatorio del rachide. Tradotto: mette meno stress sulle vertebre lombari, che, così facendo, ruotano meno. È una forma di prevenzione nei confronti della lombalgia, ovvero del comune mal di schiena. La particolarità del golf sta proprio in questo: nell’eccessivo movimento rotatorio che alla lunga, inutile illudersi, fa del male al fisico”.
Ovviamente stiamo parlando di un campione, ma il dilettante cosa può fare per prevenire l’insorgenza della lombalgia?
“Qui a Villa Montallegro –spiega la dottoressa Pereira Ruiz- consigliamo due cose: la prima, allungare i muscoli, ovvero fare del banalissimo stretching; la seconda, provare gli esercizi di core stability. Si tratta di una ginnastica incentrata sul rinforzo di glutei, addominali, obliqui, trasverso e quadrato dei lombi. Sostanzialmente questa ginnastica ha lo scopo di stabilizzare tutto questo sistema muscolare che nello swing viene sottoposto a un grande stress, ma che spesso nel golfista della domenica non viene allenato adeguatamente. Se non curati, con gli anni questi muscoli si atrofizzano e perdono tono e, di conseguenza, la schiena subisce una pressione ancora maggiore, che a sua volta può causare la lombalgia. Vede: le nostre vertebre si muovono grazie all’aiuto dei nostri muscoli: per questo motivo, dobbiamo rinforzare soprattutto quelli che circondano la nostra spina dorsale”.
Chi può consigliare questi esercizi?
“Visto che l’estate è alle porte, se si è in partenza e non si ha il tempo di consultare un fisiatra o un preparatore, si può iniziare a cercarli su Youtube: la rete è ricca di video che mostrano cos’è il core stability. Durante le ferie, quando si ha più tempo, si può fare qualche esercizio di quel tipo; al ritorno dalle vacanze, invece, è il momento di andare da uno specialista. Qui a Villa Montallegro, a questo scopo, abbiamo un centro modernissimo che si chiama piùKinesi: facciamo riabilitazione e prevenzione. Gestiamo atleti dilettanti e professionisti al 100% attraverso specialisti di ogni settore. In ogni caso, qualunque sia il livello sportivo della persona, bisogna che innanzi tutto si capisca che il segreto è lavorare non sulla cura, ma sulla prevenzione: tutta la medicina oggi va in questa direzione”.
Esistono esercizi semplici per prevenire la lombalgia che si possono effettuare magari in spiaggia?
“Certamente! Per esempio, si può camminare a buon passo sulla sabbia contraendo gli addominali e i glutei: si tratta di quello che in gergo chiamiamo lavoro isometrico. Se non ci va di camminare, allora basta stare stesi sul lettino con le gambe piegate e alzare solo i glutei, mantenendo le spalle poggiate e tenendo la posizione per qualche secondo”.
La Rochefocault sosteneva che ogni abitudine è una cattiva abitudine. Qual è allora la peggior abitudine nei confronti della salute della nostra schiena?
“Non fare ginnastica. E poi pensare che giocando a golf non soffriremo mai di lombalgia. Da giovani le cose possono funzionare, ma non a una certa età: Quindi bisogna allenare quei muscoli di cui parlavamo prima, che invece non si allenano mai”.
E quando invece il mal di schiena ha già fatto purtroppo la sua comparsa?
“C’è una sola soluzione: andare subito da uno specialista per avere il prima possibile una diagnosi corretta”.